sabato 28 novembre 2009

Razzismo e classismo sotto l'albero.


Cari amici,
l'altro ieri quando sono uscita ho incontrato un'amica e siamo andate insieme a prendere un caffè, mi è così capitato di ascoltare una conversazione fra due nonne. Si consultavano su cosa regalare ai nipoti per Natale. Non ti dico cosa avevano già promesso da parte di Babbo Natale.

I nipotini, da quanto ho capito, avranno forse meno di dieci anni e loro hanno elencato una serie di regali costosissimi, computer, telefonini di ultima generazione e una quantità di altre cose che il povero Babbo deve fare una grande fatica a trasportare.

Personalmente della fatica del povero vecchietto non mi importa nulla, anzi mi stà proprio antipatico!

Ma la gente ha mai pensato che quel ciccione vestito di rosso è razzista e classista? Non è mai venuto in mente a nessuno che i rergali più belli li porta a casa dei ricchi? Se passa dai poveri lascia poco o nulla e dai figli degli emigranti forse non ci passa neppure e quando, finite le feste, i bambini torneranno a scuola e sapranno dei regali avuti dai loro compagni ricchi, se ancora si illudono che il ciccione vestito di rosso esista davvero, non proveranno per lui certo sentimenti di affetto.

Quando ero bambina io, al mio paese passava Santa Lucia che era più classista di Babbo Natale. Lei si scomodava solo per quei quattro o cinque figli di proprietari terrieri e pochi altri. Per noi poveri, che eravamo i più, con qualche arancio e qualche caramella accontentava tutti e io già da allora avevo capito che sempre PIOVE SUL BAGNATO.

ciao a presto
Jolanda

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